Condividiamo una visione attuale della pratica curatoriale, che vede in essa uno slancio etico che passa dallo studio all’azione. Le diverse provenienze geografiche e professionali dei membri del gruppo creano ricchezza di strumenti a supporto delle progettualità attivate, ma soprattutto confronto e contaminazione che rendono più sostenibili le azioni promosse. Siamo consapevoli che questa multidisciplinarietà non è nuova tra le pratiche sviluppate più recentemente per la promozione e la rinascita dei luoghi, ma sappiamo anche che è oltremodo fondamentale favorire una totale intersezione tra promotori, operatori e fruitori, pubblico e privato, arte e architettura.

L’idea di fondare un collettivo nasce proprio dalla volontà di determinarsi come organizzazione orizzontale, che promuova la sinergia tra giovani professionisti e diverse discipline, la cui intersezione ha favorito nel tempo la formazione di operatori e mediatori culturali che si occupano di cura del territorio. Testimonianza di questo approccio è il nome, che deriva dal lotto “O”, meglio noto come Lotto Zero, di Ponticelli (periferia orientale di Napoli). Il nome, brutalmente utilizzato come dispregiativo per rafforzare l’emarginazione di luoghi spesso associati a criminalità e abbandono, nella visione del gruppo indica, al contrario, speranza e rinascita attraverso i processi di trasformazione urbana, culturale e sociale.

Collettivo Zero APS è ad oggi promotrice di diversi progetti di culture-led regeneration, ha attivato open call e partecipato su invito a numerose conferenze/lezioni (durante eventi e presso università e accademie) sul tema della cura del territorio attraverso l’attivazione di processi partecipati. L’associazione ha deciso di promuovere e intensificare progettualità nel quartiere Ponticelli, in particolare presso il Centro Polifunzionale Ciro Colonna, sede di riferimento per la maggior parte delle attività associative, presso il quale ha già attivato numerose collaborazioni e partenariati con tutte le associazioni che vi risiedono.

L’obiettivo del gruppo è aumentare le progettazioni in loco, con l’intento di continuare a promuovere azioni volte alla rigenerazione culturale, ambientale e sociale di questo quartiere “di margine”, adottando una metodologia di progettazione partecipata, in cui arte e cultura stimolino un processo di cambiamento sociale per valorizzare le differenze e combattere gli stereotipi, per costruire un dialogo, realizzare reti e alleanze con associazioni ed enti del territorio al fine di promuovere e rafforzare la cooperazione e la generazione di patrimonio comune.